I Princìpi primari per comporre con i fiori

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I Princìpi primari per comporre con i fiori

 

Abbiamo anticipato in precedenza che esistono dei Princìpi fondamentali del design, le leggi operative basilari che non possono essere cambiate ma possono essere impiegate e interpretate in modo diverso nelle diverse arti e dai diversi artisti.
Ebbene, i Princìpi primari nell’arte della composizione floreale sono cinque e la loro corretta applicazione determina il successo o meno del design che vogliamo creare:
  • proporzione
  • equilibrio
  • ritmo
  • armonia
  • unità

Di questi cinque Princìpi diamo di seguito una breve spiegazione, tenendo conto che solo lo studio approfondito e la piena comprensione di essi nonché la padronanza nel loro utilizzo potrà portare alla creazione di opere artistiche nel design floreale.


Proporzione

La Proporzione è data dalla comparazione reciproca fra i diversi elementi impiegati in una composizione. Essa è ottenuta attraverso vari fattori: il rapporto fra le tre dimensioni spaziali (altezza, larghezza, lunghezza); la quantità dei fiori e la lunghezza dei loro steli; il materiale complementare eventualmente impiegato; il rapporto fra spazio pieno (masse dei fiori o di altri elementi) e spazio vuoto (assenza di fiori o di altri materiali), l’esatta ripartizione dei colori, ecc. L’occhio percepisce immediatamente la sensazione di proporzione in un insieme dove le parti sono giustamente rapportate in modo reciproco, e viceversa di sproporzione dove vi è una rottura dell’equilibrio per cui ad esempio una componente prevarica le altre risultando eccessiva.
La proporzione è uno dei Princìpi più difficili da imparare e applicare poiché implica la valutazione di molti elementi. La maggior parte delle decisioni in merito sono basate sulla nostra personale capacità di valutazione visiva più che su regole effettive.

Equilibrio

L’equilibrio in una composizione si ottiene mediante l’esatta ripartizione dei pesi ottici in modo che i diversi elementi dell’insieme riescano a comunicare una sensazione di stabilità dal punto di vista fisico e ottico.
Possiamo parlare anzitutto dell’equilibrio fisico, che riguarda la reale collocazione dei materiali all’interno della composizione per darle stabilità dal punto di vista strutturale. Ma altrettanto fondamentale è l’equilibrio ottico, che si crea tenendo conto di un’opportuna collocazione delle componenti riguardo a linee, forme, colori, texture dei materiali, ecc.
Attraverso il principio dell’equilibrio si possono creare composizioni floreali applicando le regole della simmetria oppure quelle della asimmetria.

Ritmo

Il ritmo riguarda l'”andamento” in una composizione floreale. Quando la composizione viene osservata, l’occhio dell’osservatore deve essere condotto in ogni parte del design e tuttavia continuamente riportato nel centro visuale di interesse, se ne esiste uno specifico. Ciò si ottiene non solo con le linee, che solitamente provvedono a realizzare un tracciato visuale, ma anche relazionando e diversificando fra loro le forme, gli spazi, i colori e le texture dei materiali per generare un senso di movimento. Il ritmo è una qualità illusoria: se esso è troppo scarso si ha un’impressione di staticità e monotonia, se è eccessivo produce troppo dinamismo e disordine. Tuttavia vi sono delle tecniche che possono aiutare il lavoro del designer.
Possiamo intendere meglio il ritmo pensando alla musica, dove il ritmo è ineliminabile nella creazione della base armonica di qualsiasi pezzo musicale sulla quale base armonica si snoderà poi la melodia.

Armonia

L’armonia, come la proporzione, esprime il modo in cui le componenti del design floreale si relazionano l’una all’altra. L’armonia cromatica, ad esempio, è uno degli aspetti del giudizio estetico su come le parti di una composizione siano in una relazione armonica. Ogni componente che possiamo scegliere per l’uso esprime una particolare sensazione: alcuni di essi sembrano naturalmente adeguati l’uno all’altro, mentre altri non si combinano. Esiste una fondamentale incongruenza, ad esempio, nel voler collocare un grande e rustico Helianthus (Girasole) in un delicato ed elegante contenitore di cristallo. Un’Orchidea può anche avere un colore adatto ad abbinarsi con quello di una Gerbera, ma le texture dei due fiori sono troppo diverse per essere felicemente armonizzate. Mentre molti fiori sono disponibili tutto l’anno, alcuni sono tipicamente stagionali e perciò sembrerebbe anacronistico abbinare fiori come il Hyacinthus (Giacinto), reperibile solo in inverno e inizio primavera, con un fiore dalla fioritura solo estiva, come il Delphinium.
Così anche i cosiddetti “esotici” ossia i fiori tropicali come la Protea, ecc. per la loro particolare qualità armonizzano pienamente solo con altri fiori esotici.
Una tale interpretazione restrittiva non deve comunque limitare in modo coercitivo le scelte del fiorista il quale deve comunque valutare accuratamente la forma e le dimensioni del contenitore, il progetto del design che vuole realizzare, e il modo in cui i fiori e le foglie si rapportano reciprocamente per dimensioni, forma, colore, texture, stagione e il concetto che essi devono esprimere. Per fortuna esistono numerosissimi materiali che si armonizzano reciprocamente e sta al compositore essere un buon osservatore.
L’armonia può essere ottenuta in due modi: per somiglianza o per contrasto. Facciamo due esempi: creando una composizione con una varietà di fiori da giardino come Ranunculus (Ranuncolo), Tulipa (Tulipano), Narcissus (Narciso) avremo generato un’armonia basata sia sulle qualità dei fiori impiegati, che richiamo tutti un ambiente semplice e campestre, e un’armonia stagionale, poiché tutti questi fiori si trovano solo nel tardo inverno e all’inizio della primavera. L’insieme di questi fiori sarà fortemente suggestivo e verosimile se è nostra intenzione richiamare alla mente dell’osservatore i due concetti che abbiamo evidenziato e perciò otterremo l’effetto desiderato.
Possiamo però avere anche un’armonia per contrasto se vogliamo accentuare le qualità opposte degli elementi accostati proprio sottolineando la loro diversità: una sofisticata ed elegante orchidea Phalaenopsis può essere fortemente valorizzata in un contenitore di pietra grezza proprio dal diverso valore e dalla diversa texture dei due elementi.

Unità

L’unità esprime l’unicità e l’identità di un design floreale, il fatto che ogni elemento collabori con tutti gli altri a realizzare un insieme coerente ed espressivamente significativo. Mentre l’armonia è inerente al modo in cui il contenitore, i fiori, i fogliami e altri materiali si legano insieme, l’unità rappresenta il modo in cui le componenti “lavorano” espressivamente insieme all’interno del design. Tutte le parti devono essere legate l’una all’altra, non deve esserci alcun punto di rottura dell’idea espressa nella composizione.
Sebbene l’unità sia il Principio finale da prendere in considerazione, dato che si fonda sull’aspetto della composizione una volta terminata, essa va considerata attraverso tutto il processo di pianificazione e realizzazione dell’opera.
Ciò vale specialmente considerando l’ambiente in cui la composizione dovrà essere collocata: si dovrà realizzare un’unità concettuale tra ambiente e composizione floreale che giustifichi la presenza di quella composizione in quell’ambiente del quale dovrà essere parte integrante.

 

I Princìpi primari per comporre con i fiori

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