Comporre con i fiori nella spugna

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Comporre con i fiori nella spugna

TIPI E FORME DI SPUGNA


La spugna per fiori freschi è il supporto più comune per realizzare composizioni sia ad uso commerciale sia ad uso domestico. La spugna infatti, oltre che avere la funzione di supporto per i fiori, fornisce loro anche una buona riserva idrica. Essa è infatti progettata per assorbire una grande quantità d’acqua che poi verrà rilasciata agli steli. La spugna semplifica la preparazione delle parti strutturali del design, offra la massima flessibilità per l’inserzione dei gambi, ha un costo relativamente basso per un solo uso, e, se appropriatamente selezionata ed impiegata, è un valido supporto per i gambi offrendo ai fiori una durata pressoché equivalente a quella della vita in vaso.
Ci sono molti produttori di spugne. Uno dei più noti è la Smithers-Oasis. La marca Oasis è divenuta pressocché un termine generico per denominare la “spugna per fiori”.

Le spugne sono prodotte per due tipi diversi di utilizzo. Le spugne “idro” sono specifiche per composizioni con fiori freschi: assorbono acqua che sarà disponibile per gli steli dei fiori e generalmente contengono conservanti che prolungano la vita dei fiori stessi. Le spugne “dry” sono invece specificamente studiate per comporre fiori artificiali, essiccati e stabilizzati. Questa spugna non assorbe acqua poiché è idrorepellente e quindi non va assolutamente usata con fiori freschi. Delle spugne dry parleremo più avanti.

COME USARE LA SPUGNA IDRO

DENSITA’ E TEMPI DI ASSORBIMENTO Le spugne idro sono usualmente fabbricate in due o più gradi di densità. La spugna standard è quella più largamente usata. È una spugna di media densità che offre un buon supporto alla maggior parte dei fiori: Rosa, Dianthus (Garofano), Lilium, Chrysanthemum (Crisantemo), ecc. Quando vengono utilizzati fiori con gambi molto grossi oppure bisogna realizzare composizioni piuttosto alte, allora occorre una spugna più compatta e di maggior densità. Invece i gambi molli e cavi tipici di molti fiori da bulbo primaverili più agevolmente si inseriscono in una spugna di minor densità.
Le spugne idro sono fabbricate anche con percentuali di assorbimento d’acqua diverse. Le spugne normali possono impiegare dai 5 ai 20 minuti per saturarsi d’acqua. La corretta procedura di assorbimento è di permettere alla spugna di galleggiare liberamente sulla superficie dell’acqua in posizione orizzontale.
L’aria uscirà dalla parte alta man mano che la spugna assorbe acqua dal fondo. Spingendo forzatamente la spugna sott’acqua o mettendola sotto il rubinetto aperto si avrà invece scarsissimo assorbimento. Infatti poiché l’acqua saturerà subito le pareti esterne, non ci sarà nessuna possibilità per l’aria di uscire e perciò rimarrà una zona asciutta nella parte centrale interna dove si sarà formata una bolla d’aria. Questo sarà disastroso per qualsiasi gambo di fiore inserito nella zona asciutta.
Le spugne di buona qualità andranno a fondo scendendo in orizzontale fin sotto il pelo dell’acqua. Se la spugna beve prima da una parte e poi dall’altra inclinandosi mentre assorbe, significa che ha dei difetti di assorbimento: probabilmente presenterà alla fine delle aree più chiare nell’insieme di colore verde scuro che indica invece un corretto assorbimento.
Disponibili nelle diverse densità, vi sono però anche dei tipi di spugna che impiegano un tempo brevissimo per saturarsi d’acqua (dai 15 ai 60 secondi) riducendo i tempi di attesa quando si devono eseguire lavori rapidi o di grande entità.
Le spugne sono solitamente di colore verde per meglio confondersi con i fogliami in composizione e facilitare il mascheramento del supporto stesso. Tuttavia vengono prodotte anche spugne colorate in bianco, giallo, arancio, blu, ecc. che si armonizzano con i contenitori e i fiori impiegati.

Un altro vantaggio della spugna è che, oltre alla classica forma a mattone, vi è in commercio una grande quantità di forme disponibili per vari utilizzi. Cilindri, blocchi, anelli, ecc. la maggior parte dei quali dotati anche di una base di plastica, un supporto, o una gabbia che facilita grandemente la realizzazione di particolari design e la loro stabilità.
Ovviamente anche le spugne idro hanno i loro limiti. L’approvvigionamento di acqua non durerà indefinitamente, anzi durerà tanto meno quanto maggiore è il numero di steli inseriti.

Quando avremo fissato la spugna nel contenitore, occorre quindi lasciare sempre un spazio lungo il bordo per consentire l’aggiunta di acqua. Infatti ci deve essere sempre dell’acqua nel fondo del contenitore per approvvigionare la spugna, la quale non deve mai asciugarsi completamente.
Prima di iniziare il lavoro, la spugna va SEMPRE smussata sugli angoli e sui lati in modo da aumentare al meglio la superficie utile all’inserimento dei materiali floreali.

INSERIMENTO DEGLI STELI Prima di essere inseriti nella spugna, tutti i gambi hanno bisogno di un taglio (generalmente obliquo) all’estremità. Questo assicura un più facile e corretto inserimento del gambo. Una estremità del gambo sfilacciata o piatta provocherebbe infatti uno schiacciamento della spugna sotto di esso o un foro irregolare, creando un canale più largo del gambo stesso che renderà instabile il posizionamento del fiore provocando anche l’ingresso di aria che potrebbe ridurre l’assorbimento nello stelo. La profondità di inserimento varierà secondo il peso da sostenere e dovrà essere maggiore per fiori dal gambo lungo e grosso e dalla testa pesante ma assai ridotto per fiori esili e leggeri: tanto quanto basta insomma per farli bere e sostenersi, ma non più di quanto serve (il nucleo centrale della spugna dovrà sempre rimanere integro come riserva idrica!). Bisogna infatti tenere presente che una modesta quantità di spugna deve servire normalmente a contenere una notevole quantità di gambi. Se un gambo è stato inserito troppo profondamente nella spugna, non si può semplicemente tirarlo indietro. Ritirando il gambo verso l’alto sotto di esso rimarrebbe un vuoto con una bolla d’aria che impedirebbe l’assorbimento dell’acqua e perciò la prematura morte del fiore. Quindi se abbiamo commesso un errore inserendo troppo profondamente lo stelo, dobbiamo sfilare completamente il gambo e reinserirlo in uno spazio di spugna integro. Perciò non si possono fare troppi errori di inserimento riducendo la spugna ad un gruviera, altrimenti questa perderà la sua integrità e la capacità di sostenere i gambi ed offrire una sufficiente riserva d’acqua!

SPUGNA DRY E SPUGNE BIVALENTI

Vi sono in commercio anche spugne bivalenti che possono essere utilizzate sia bagnate (per fiori freschi) sia asciutte (per tutti gli altri tipi di fiori). In effetti, qualsiasi spugna idro potrebbe essere usata senza metterla a bagno per composizioni con fiori essiccati, stabilizzati o artificiali. Tuttavia la struttura delle spugne idro è troppo morbida e friabile per consentire un valido sostegno a lungo termine. Perciò i produttori hanno messo sul mercato una spugna specifica, a più alta densità e idrorepellente per questo uso: la spugna dry.

Le spugne dry sono realizzate in mattoni della stessa taglia o leggermente più piccoli rispetto a quelli della spugna idro. Anche la spugna dry è disponibile in una varietà notevole di altre forme per soddisfare diverse esigenze compositive.
La diffusione della spugna dry in diverse forme ha in parte soppiantato l’utilizzo di un altro materiale largamente diffuso in passato come supporto: il poliuretano.

IL POLIURETANO

Il poliuretano è una spugna idrorepellente con una consistenza più rigida ma con particelle più grandi. Questo richiede la creazione di un buco di invito fatto con una punta prima di inserire gambi fragili e sottili (es. fiori essiccati). Infatti spesso nell’utilizzo dei fiori freschi (esclusivo dell’arte funebre) questi ultimi vengono previamente applicati su apposite punte in plastica che ne facilitano e rendono sicuro l’inserimento. Inoltre il poliuretano offre meno sostegno ai gambi, che non possono essere comunque fissati con colle poiché la maggior parte delle colle non aderirebbe o squaglierebbe la spugna (ad esempio la colla a caldo al silicone).
Un importante utilizzo del poliuretano per le composizioni commerciali si ha nell’arte funebre, specialmente dove vi è necessità di una base con forma particolare o simbolica: ad esempio una corona, un cuore, una croce, ecc. Infatti queste basi sono funzionali per un utilizzo di breve durata nel giorno del funerale e i fiori freschi vengono fissati in esse con l’aiuto di particolari punte in plastica che ne facilitano l’inserimento, come detto sopra.

Tuttavia per utilizzi di più lunga durata esistono basi di spugna idro opportunamente sagomata e dotata di contenitore che consentono di realizzare croci floreali, cuori, copribara, ecc. anche se le basi di poliuretano continuano ad avere una larga diffusione commerciale per via della loro leggerezza.

Comporre con i fiori nella spugna

 

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