Come evitare danni agli steli dei fiori recisi

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Come evitare danni agli steli dei fiori recisi


Lo stelo regge il bocciolo del fiore e consente l’apporto idrico: quindi esso non deve mai essere danneggiato per conservare i fiori il più a lungo possibile. Non rimuovere la corteccia o le spine dallo stelo. Non usare mai lo spinarose per togliere foglie, rametti e spine poiché esso scortica il gambo e riduce la vita del fiore.

 

Effetti del raschiamento dello stelo

Il raschiamento danneggia la corteccia dello stelo, protezione naturale del fiore, causando una grande ferita nel fusto. Il risultato sarà un fiore che rapidamente avvizzisce, una breve vita in vaso, una perdita economica e di immagine per il fiorista e un cliente deluso.

Gli effetti dei danni allo stelo si possono così riassumere:

  • Acqua torbida e puzzolente nel vaso. L’accelerato deterioramento dello stelo causato dal raschiamento aumenta la produzione di batteri nell’acqua del vaso.
  • Possibile presenza di sostanze tossiche: gli steli danneggiati di alcuni fiori possono anche emettere sostanze tossiche per altri fiori. Questo è in genere il caso dei bouquet misti.
  • Oltre al deterioramento accelerato dello stelo, vi è un effetto diretto sulla crescita esponenziale dei microrganismi a causa del rilascio di zuccheri nell’acqua che formerà un ottimo nutrimento per i batteri, sicché l’acqua del vaso verrà inquinata più rapidamente.


Effetti di schiacciamento/martellamento dello stelo

Secondo un vecchio mito, si supponeva che appiattire gli steli aumentasse l’assorbimento dell’acqua. Questo è in realtà la causa di una durata molto più breve del fiore: il martellamento danneggia le cellule interne e quelle della corteccia fino a far perdere loro gran parte dell’umidità. Per i batteri ciò sarà un’opportunità per moltiplicarsi rapidamente in grandi quantità.

Bruciacchiare l’estremità del gambo

Bruciacchiare l’estremità del gambo uccide letteralmente la parte gambo! Alla base di questa tecnica è l’arresto del cosiddetto “sanguinamento” o per aprire le parti legnose dello stelo, con l’obiettivo di consentire l’assorbimento di acqua. In un primo momento si può osservare un aumento dell’assorbimento di acqua. Dopo pochi giorni, tuttavia, questa parte finale morta dello stelo inizia a rilasciare materia organica nell’acqua dalla corteccia, con conseguente forte diminuzione dello sviluppo del fiore.

Cosa possiamo fare?

I coltivatori,  utilizzando i prodotti specifici per la cura del fiore disponibili nell’industria floreale per il cosiddetto trattamento post-raccolta, mantengono la superficie di taglio aperta e stimolano l’assorbimento dell’acqua. Con questo tipo di trattamento, il tessuto del gambo rimane intatto e l’acqua del vaso non è contaminata con materiali che ostacolano lo sviluppo dei fiori.

  • Se possibile, non ferire la corteccia e non rimuovere le spine, limitando al minimo l’utilizzo degli utensili.
  • Defoliatori: questi attrezzi vengono spesso utilizzati nell’industria e dal fiorista. Utensili vecchi e rigidi rovinano eccessivamente i fusti. Pertanto, utilizzare sempre attrezzi con setole morbide e sostituirli regolarmente.
  • Coltelli: l’uso di un coltello per raschiare i gambi non ha alcuna utilità e porterà solo a una perdita di qualità.
  • Spinarose: questo strumento viene utilizzato dai fioristi per rimuovere le spine dagli steli. Esso però danneggia inutilmente lo stelo e ha un’influenza negativa sulla vita del fiore in vaso. Quando possibile, lasciare le spine sul gambo per non infliggere ulteriori ferite allo stelo.

 

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