Quanto lavora un fiorista e quanto guadagna?

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Quanto lavora un fiorista e quanto guadagna?

 

Quanto lavora un fiorista?

Certamente il lavoro del fiorista è una occupazione a tempo pieno. Se consideriamo un’attività in proprio, il tempo dedicato alla cura del negozio e alla preparazione e consegna delle varie commissioni ordinate dai clienti, la giornata lavorativa spesso andrà ben oltre le otto ore classiche di un impiegato. Non solo, per il fiorista non esistono giorni festivi di riposo prestabiliti: anzi, proprio nei giorni festivi il fiorista sarà maggiormente occupato rispetto agli altri lavoratori.

Le attività di routine consistono nell’acquisto dei fiori recisi e delle piante in vaso. Dopo l’acquisto, i fiori recisi andranno puliti e preparati per la vendita e mantenuti cambiando periodicamente l’acqua nonché curandone l’aspetto esteriore. Invece le piante in vaso andranno giornalmente curate per soddisfare le loro necessità idriche e per controllarne lo stato di salute. Ci sarà poi il servizio dei clienti che comporta anche talora le consegne a domicilio. Il sabato e la domenica mattina il fiorista dovrà garantire l’apertura del negozio poiché sono i giorni in cui più probabilmente i clienti lo frequenteranno: sia per gli acquisti, sia per portare i fiori al cimitero, sia per chiedere eventuali preventivi per eventi quali comunioni, cresime, matrimoni, feste di laurea o di compleanno.

Vi sono inoltre festività tradizionali che comportano per il fiorista un notevole impegno di lavoro. Queste sono: San Valentino, la Festa della donna, la Pasqua, la Festa della mamma, il giorno di Commemorazione dei defunti, il Natale. Queste festività non solo comportano l’apertura giornaliera dell’attività, ma anche una notevole preparazione dei materiali da vendere: sia che si tratti di fiori recisi o di piante in vaso, sia che si tratti di composizioni floreali, spesso realizzate su ordinazione. In queste particolari occasioni il fiorista dovrà dedicare un orario di lavoro giornaliero ben superiore alle tradizionali otto ore: infatti, in base alla popolarità che egli ha nella sua zona di vendita, vi sono casi in cui dovrà lavorare anche nelle ore notturne per soddisfare le richieste dei clienti. Nei paesi di provincia, più che nelle grandi città, sono inoltre molto avvertiti come ricorrenze anche i compleanni e gli onomastici, che saranno quindi un’occasione di lavoro in più. Anche il culto dei morti, nei paesi di provincia è molto più avvertito, e quindi la cura delle tombe con mazzi di fiori e le manutenzioni cimiteriali costituiranno una richiesta frequente.

Un discorso particolare va fatto poi per la preparazione di eventi specifici come quelli sopra menzionati. Vi sono eventi che possono essere programmati per tempo, come ad esempio i matrimoni, i quali richiederanno un particolare impegno in ore di lavoro. Ma vi sono anche eventi, come il lutto e la conseguente preparazione dei fiori per un funerale, che non possono essere programmati e che bisogna affrontare in un lasso di tempo molto breve. In particolare le composizioni per un funerale vengono sempre ordinate dai clienti con un anticipo brevissimo, spesso anche di sola mezza giornata o poche ore, e quindi viene richiesta al fiorista la capacità di approntarle in tempi molto stretti. Soprattutto lavorando in collaborazione con una agenzia di pompe funebri la realizzazione delle composizioni funerarie richiederà un notevole impegno e probabilmente l’impiego di più persone che lavorino contemporaneamente se la richiesta delle composizioni è numericamente elevata.

In ogni caso quando si tratta di allestimenti per eventi importanti, bisognerà tenere conto che ci sarà molto tempo da dedicare alle trasferte per consegnare o allestire le composizioni floreali a destinazione del cliente, e quindi occorrerà preventivare anche dei periodi di chiusura del negozio o la presenza di un collaboratore che ne possa garantire l’apertura.

Quanto guadagna un fiorista?

Abbiamo parlato dell’impegno lavorativo del fiorista, vediamo ora quali considerazioni si possono fare sulla redditività di questo lavoro.

È impossibile quantificare esattamente in denaro un possibile guadagno, anche perché ciò dipende dal tipo di attività dell’azienda: molto diverso sarà il reddito di un fiorista ambulante da quello di un grande garden. Tuttavia, benché i fiori e le piante siano un genere commerciale voluttuario e non di prima necessità, essi costituiscono un oggetto di regalo e una merce impiegati in moltissime occasioni da lunga tradizione. Quindi possiamo dire che, se il fiorista avrà sufficienti doti personali sia di creatività sia nel modo di trattare i clienti, vi sono buone probabilità per questa attività di avere successo. Come vedremo in alcuni articoli dedicati, l’ubicazione locale dell’attività è uno dei fattori fondamentali per determinarne il successo commerciale e la visibilità al pubblico.

Per concludere, non potendo per gli ovvi motivi suddetti quantificare in termini monetari quale può essere esattamente il guadagno in questa attività, possiamo però quantificarlo in termini percentuali: il guadagno netto si aggira all’incirca intorno al 30-35% del fatturato.

 

Quanto lavora un fiorista e quanto guadagna?

 

Creare con i fiori: da hobby a professione

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